TRA FABULA E INTRECCIO: TENDENZE DEL LETTORE CONTEMPORANEO

TRA FABULA E INTRECCIO: TENDENZE DEL LETTORE CONTEMPORANEO

di Ermanno Testa All’incirca negli anni trenta la corrente di semiotica letteraria dei formalisti russi individuò nella struttura dell’opera narrativa due distinti elementi, entrambi essenziali ai fini dell’indagine critica: la fabula e l’intreccio. In ogni racconto, romanzo, film o qualunque altro tipo di testo narrativo è possibile individuare ed estrapolare… Continua a leggere
A TAVOLA CON… FLORENTINO ARIZA E FERMINA DAZA

A TAVOLA CON… FLORENTINO ARIZA E FERMINA DAZA

di Carmela Moretti  È stato uno dei libri più letti o riletti in questa pandemia del coronavirus, insieme a “La peste” di Camus, per l’inconscia necessità di trovare correlazioni tra il nostro momento presente e altre malattie, infezioni, dolori, disastri del tempo passato. Salvo poi rendersi conto, una volta arrivati… Continua a leggere
A TAVOLA CON… LA SPREGIUDICATA E SENSUALE COLETTE

A TAVOLA CON… LA SPREGIUDICATA E SENSUALE COLETTE

di Carmela Moretti Avete mai sentito parlare della scrittrice francese Colette e dei suoi famosi eccessi? Se oggi è poco ricordata al di fuori dell’hexagon, la spregiudicata borgognona fu un’artista con la a maiuscola nella società della Belle époque. Vissuta nella prima metà del ‘900, seppe essere libera, eccentrica, scandalosa… Continua a leggere
A UN VINCITORE NEL PALLONE. Noterelle di sport e letteratura

A UN VINCITORE NEL PALLONE. Noterelle di sport e letteratura

di Trifone Gargano Leopardi scrisse il canto A un vincitore nel pallone nel novembre del 1821, e lo pubblicò per la prima volta nell’edizione bolognese dei Canti del 1824. Esso figura tra le primissime testimonianze, in ambito italiano, di un intenzionale rapporto tra sport e letteratura, giacché è un’intera poesia… Continua a leggere
QUANDO SI PARTE IL GIOCO DE LA ZARA.  Noterelle di sport e letteratura, tra Dante e Salgari

QUANDO SI PARTE IL GIOCO DE LA ZARA. Noterelle di sport e letteratura, tra Dante e Salgari

di Trifone Gargano La «zara» era un gioco d’azzardo medievale. Il giocatore, utilizzando tre dadi, chiamava un numero, da 3 a 18, e, quindi, lanciava i dadi. Vinceva colui che, per primo, otteneva il numero chiamato. È facile intuire che, rispettivamente, il numero 3, e il numero 18, avessero bassissime… Continua a leggere