Perchè Santippe?
Socrate: E tu volevi che io morissi colpevole?
Dopo aver letto migliaia di pagine di storia e filosofia non crediamo che esista niente di più tenero e sincero che questo brevissimo dialogo tra coniugi. Santippe, moglie di Socrate, avvisa il marito che sta morendo. Nella vita è obbligatorio morire; si può farlo naturalmente o per violenza altrui. Ma perché si deve morire per mano altrui, senza una colpa? Socrate risponde con una battuta comica. Non ha paura della morte, sa di essere stato un uomo virtuoso, dice addio alla moglie con un sorriso.
Tutti gli studiosi conoscono Socrate. La povera Santippe la ricordano in pochissimi. Ebbene, presentando questo blog, vi spieghiamo perché lo abbiamo dedicato a lei. La donna più vicina all’uomo considerato universamente “il più saggio” fu una brava moglie. ‘La profondità è indipendente dal sapere’. Santippe non studiò, non scrisse niente, ma nutrì, amò e dette 3 figli (Lampsaco, Sofronisco e Menesseno) a un filosofo unico; infine lo seppellì. Santippe fu l’ombra luminosa di Socrate.
Esiste qualcosa di più utile ai filosofi, della loro ombra?