LA PARMA CHE SORPRENDE

di Carmela Moretti

Non appena si potrà tornare a viaggiare con la serenità nel cuore, ricordiamoci che l’Italia è un puzzle di bellezze, da Nord a Sud. Per esempio, Parma è un gioiellino al centro-nord della penisola, che non va assolutamente trascurato. In quest’anno poi, che è anche capitale della cultura, la cittadina emiliana si è agghindata come una bella gentildonna invitata a una festa mondana. E dunque, ti accoglie con le arie di alcune tra le più famose opere liriche, che risuonano lungo Strada Cavour, la via principale dello shopping insieme a Strada Garibaldi; con originali mostre temporanee, pensate proprio per l’occasione; con visite guidate, tra luoghi storico-artistici e tour enogastronomici.

Ecco cosa vedere, necessariamente.

Cominciate da Piazza Garibaldi, cuore della cittadina, su cui si affacciano il Municipio, il Palazzo del Governatore e l’ufficio turistico: è l’incrocio delle strade più frequentate dai parmensi, dai giovani universitari e dai turisti, tra cui strada Farini. Qui potrete assaggiare delle gustose piadine artigianali, farcite col Crudo di Parma o con il ben più pregiato Culatello, anche se una precisazione è d’obbligo: è la Romagna la patria della vera piadina, non l’Emilia!

Palazzo del Governatore, in Piazza Garibaldi

 

 

 

 

 

 

 

Inerpicandovi per le viuzze del centro storico, arrivate a Piazza Duomo, stretta tra il Duomo e il Battistero: il primo colpisce per il tetto a capanna, le logge e il portale, alcune opere di notevole interesse artistico al suo interno, come la cupola dipinta dal Correggio; l’altro, affascina per la sua imponenza e il marmo rosa di Verona, una colorazione che di sera assume una nuance ancora più particolare: quella del cielo d’estate, al tramonto. Di una bellezza struggente!

Il Duomo di Parma

Prendendo la direzione che porta verso il Torrente Parma, s’incontra la Pilotta, complesso fatto costruire dai Farnese, che oggi ospita la Galleria nazionale, il museo archeologico, la Biblioteca Palatina e…

Qui troverete il sito più sorprendente di Parma, un ambiente che spesso abbiamo visto ritratto sui libri e in fotografia, nessuna delle quali, però, è mai riuscita a renderne il fascino che si prova dal vivo. Parliamo del Teatro Farnese, che colpisce per la sua fastosità e l’odore del legno dipinto. Fu costruito nel 1619 in tempo record per accogliere Cosimo de’ Medici, visita che poi non avvenne più e, dunque, fu inaugurato anni dopo. Oggi è uno spazio che viene eccezionalmente concesso soltanto in alcune rare occasioni.

La Pilotta

 

Teatro Farnese

E per chiudere, due righe sulla storia di Parma, che spesso – qualora presente – viene liquidata sbrigativamente in un “paragrafetto” nei libri di storia moderna, oscurata dalle vicissitudini ben più importanti di altri ducati.

Il ducato di Parma venne istituito ad hoc nel 1545 da Papa Paolo III e affidato al figlio PierLuigi Farnese, come stato cuscinetto tra i possedimenti della Chiesa e il potere spagnolo in Lombardia.

Con il matrimonio di Elisabetta Farnese e il re di Spagna Filippo V, il ducato passò agli spagnoli.

Con il Congresso di Vienna, nel 1815, venne assegnato a Maria Luigia d’Austria, seconda moglie di Napoleone Bonaparte, che governò dal 1816 al 1847. Fu il periodo più florido per la città, governata da una sovrana illuminata e molto amata. Ancora oggi, a ricordarci questo importante capitolo della storia parmense, è l’attaccamento dei cittadini alla violetta di Parma, il fiore che la sovrana utilizzava per decorare il palazzo, anche sotto forma di fragranza.

Lo trovate nei negozi come sapone, profumo, penne odorose e altri particolari souvenir, da portare in dono alle persone che amate di più, al vostro rientro a casa.

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