di Valentina Palermo
Fra i settori più danneggiati dal Covid 19 c’è senza dubbio quello turistico, uno dei punti forti dell’economia italiana, che negli ultimi mesi ha visto calare in modo vertiginoso il suo fatturato. A farne le spese sono state soprattutto le città d’arte, alle quali è mancato il solito afflusso di visitatori stranieri. Meglio sono andate le destinazioni marittime, anche se l’incombente ombra del Coronavirus ha imposto molte limitazioni ai turisti.
È quindi abbastanza palese che, per evitare il tracollo, il turismo in Italia ha bisogno di adattarsi alle esigenze sorte nell’ultimo anno. Con una pandemia in corso di cui non conosciamo ancora l’evoluzione, è importante che il settore riesca a proporre al viaggiatore un’offerta in cui bellezza e prudenza vadano a braccetto. Allora perché non puntare sui Cammini? L’Italia è una terra ricca di itinerari straordinari, che attraversano le nostre regioni da nord a sud. Vivere una tale esperienza significa evitare luoghi affollati e scoprire posti meno conosciuti che non hanno però nulla da invidiare alle mete più in voga. Significa prendersi i propri tempi per godersi al meglio un’avventura straordinaria.
Un esempio su tutti è il Cammino della Magna Via Francigena in Sicilia. La maggiore delle nostre isole è stata una delle destinazioni più gettonate nei mesi estivi, con i turisti che si sono per lo più riversati sulle zone costiere. In realtà, anche l’entroterra siciliano ha tanto da dare ed esplorarlo zaino in spalla lungo la Via Francigena può essere il metodo migliore per apprezzarlo a pieno.
Il Cammino parte da Palermo e si snoda per circa 160 chilometri fino ad Agrigento. Fra le tappe ci sono comuni, purtroppo, troppo spesso associati alla mafia come Monreale o Corleone. Mettendo da parte i pregiudizi, alla fine si scopre che anche questi piccoli paesi hanno il loro perché. Monreale, ad esempio, custodisce un bellissimo Duomo ricco di mosaici di epoca bizantina, mentre Corleone può vantare la presenza di numerose chiese barocche e della suggestiva Cascata delle due Rocche nei pressi del bosco della Ficuzza.
Ma lungo la Magna Via Francigena sono tantissime le attrazioni da non perdere. Percorrerla permette di effettuare una full immersion nella natura, nell’arte e nella storia di un territorio che nel corso dei secoli ha visto il passaggio di popoli e culture differenti. Da non sottovalutare poi l’aspetto gastronomico. La Sicilia è rinomata per le sue prelibatezze, e poter gustare i piatti tipici della tradizione in questi luoghi lontani dal turismo di massa aiuta davvero a scoprire l’essenza e la genuinità del posto. L’ospitalità e la cordialità della popolazione costituiscono poi la ciliegina sulla torta. Sfatiamo il mito del siciliano diffidente, che tende a chiudersi in casa e a far finta di non notare ciò che gli succede attorno. La mentalità sta cambiando per lasciare spazio a uno spirito accogliente pronto ad aiutare il pellegrino.
Certo, percorrere 160 chilometri a piedi è senza dubbio un’esperienza impegnativa e necessita di una certa preparazione. Ciò che, però, la Magna Via Francigena può dare sia dal punto di vista culturale che in termini di sicurezza per la salute compensa ogni sforzo.