Il lunedì con la medicina. LO SPORT, MEDICINA PER IL PARKINSON

di Giacomo Losavio, neurologo e neurofisiologo clinico

La Parkinson’s Foundation afferma che ci sono sempre più prove dei benefici a breve e lungo periodo dell’esercizio fisico per le persone affette  Parkinson.

Uno studio, noto come il Parkinson’s Outcomes Project, condotto dall’omonima organizzazione, ha rilevato che le persone con questo disturbo che facevano un po’ di movimento per almeno 2,5 ore alla settimana hanno subito un declino motorio e cognitivo  più lento di mobilità e di qualità della vita rispetto ad altre.

Uno dei principali vantaggi dell’esercizio per le persone con Parkinson è la migliore gestione dei sintomi. Ciò include un miglioramento delle seguenti funzioni motorie e posturali:

– l‘esercizio fisico costante determina miglioramento della postura dell’equilibrio della deambulazione e della rigidità attraverso esercizi di allineamento e  rinforzo muscolare, del tremore  attraverso esercizio di streaching ed esercizi di coordinazione motoria;

– impatto dell’attività fisica sul cervello;

– mantenersi attivi non solo aiuta gli aspetti fisici del Parkinson ma anche quelli mentali. È stato dimostrato che aiuta ad alleviare i sintomi di affaticamento, umore, problemi di sonno e salute mentale;

– la dopamina è un neurotrasmettitore che controlla i centri di ricompensa e piacere del cervello, oltre a regolare il movimento e le risposte emotive. Nella malattia di Parkinson, c’è un deficit di dopamina.

Sebbene non sia stato dimostrato che l’attività fisica accresca la quantità di dopamina nel cervello, la ricerca dimostra che aiuta ad utilizzarla in modo più efficiente. È anche essenziale per chi soffre di Parkinson variare le attività svolte. Questo perché i pazienti affetti da Parkinson potrebbero avere difficoltà a cambiare attività e svolgere due attività contemporaneamente. Di conseguenza, la pratica e la variazione dell’attività sportiva soprattutto di quelle precedentemente indicate aiuteranno a mettere in gioco questi sintomi.

Bisogna considerare che non esiste un programma di esercizi specifici che un parkinsoniano dovrebbe seguire. Gli esercizi più indicati variano da persona a persona in base ai sintomi di quest’ultima.

L’organizzazione Parkinson’s UK raccomanda che le persone con sintomi lievi si applichino in esercizi ad alta intensità, come allenarsi in palestra. Le persone con sintomi moderati dovrebbero seguire esercizi mirati ai loro sintomi. Gli individui con patologia più avanzata e con una sintomatologia più compromessa dovrebbero allenarsi con esercizi che li aiutino a completare le attività quotidiane che sono più problematiche.

Vale la pena far notare che il ciclismo, in particolare, nella sua pratica richiede sia l’equilibrio che tempi di reazione adeguati. Queste due qualità sono entrambe compromesse nella malattia di Parkinson.

L’Università della California afferma anche che l’allenarsi con sollevamento pesi non è la scelta migliore per le persone con questa patologia, sebbene sia molto importante mantenere attivo il tono muscolare.

Il nuoto è un buon esercizio per la coordinazione, ma non coinvolge l’equilibrio. Perciò, potrebbe non essere il miglior esercizio per le persone con Parkinson.

Il momento ideale di allenarsi per una persona parkinsoniana è quando la loro mobilità è migliore, solitamente circa un’ora dopo l’assunzione dei farmaci. La risposta farmacologica naturalmente     può variare da individuo a individuo (assorbimento cinetica e steady-state variabili), quindi ogni paziente sa identificare il momento di migliore sblocco motorio l’importante è allenarsi quando la mobilità è ottimale.

Inoltre, variare gli esercizi e dove vengono effettuati, ad esempio, al chiuso o all’aperto, non solo aiuterà i sintomi della malattia, ma diminuirà la noia e aumenterà la motivazione.

Un defaticamento adeguato dell’attività permette di abbassare lentamente la frequenza cardiaca e impedisce ai muscoli di diventare rigidi. Anche un buon riscaldamento e stretching sono molto importanti per l’attività.

Divertirsi durante l’allenamento renderà più facile la sua pratica. Le attività di gruppo, incluse le lezioni di ginnastica, spesso aiutano in questo senso.

L’ attività fisica costante, determina benefici dimostrati anche scientificamente sulle patologie neurodegenerative in particolare per i soggetti affetti da Parkinson sia sul versante fisico che mentale. Chi è affetto da questa patologia dovrebbe rivolgersi ad una struttura o ad un medico specializzato per avviare un programma specifico che li aiuti a iniziare o a proseguire un’attività sportiva adeguata al miglioramento della coordinazione e dell’equilibrio (In primis il ciclismo che stimola entrambe le fasi). È anche utile rivolgersi presso l’associazione Parkinson territoriale per ottenere informazioni a riguardo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.