di Francesco Monteleone
I ricchi mi sembrano stupidi. Non nascono stupidi, ma lo diventano molto presto, appena si accorgono che hanno un grande potere derivante dal denaro che posseggono. “Le ricchezze fanno gli uomini insolenti, superbi, ignoranti, traditori, disamorati, presumitori di quel che non sanno” scrisse il filosofo Tommaso Campanella. Sono d’accordo. Meglio evitarli e lasciarli marcire nel loro lusso.
La cosa più bella che Roberto Benigni ha raccontato al Bifest 2020 è passata inosservata al pubblico e ai giornalisti (sic!). Il popolo si accontenta dei soliti aneddoti, di qualche battuta salace; i giornalisti pensano che i contenuti morali non appartengano alla cronaca. Benigni ha raccontato un episodio intimo e intensissimo della sua famiglia, orientando il nostro pensiero a un’indimenticabile parabola del Vangelo secondo Matteo: “Tanti ricchi gettavano molte monete. Venuta una vedova povera vi gettò due monetine che fanno un soldo. Allora chiamati a sé i suoi discepoli Gesù disse loro: In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo, ma essa nella sua indigenza, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto il suo sostentamento”.
L’obolo della vedova assomiglia molto a quello della mamma di Benigni, quando ella potè rivedere suo marito che si era salvato da un campo di prigionia nazista; ma con le parole non vogliamo svelarvi il fatto. Abbiamo registrato l’audio del grande attore e dopo aver ascoltato questa parabola cristiana, ora ne apprezziamo la sua grandissima umanità.