“SOLO LA PIOGGIA”, di Andrej Longo, Sellerio, 2021: un dramma familiare nella Campania delle regole d’onore

di Carmela Moretti

Metti alcune persone in una stanza, siano esse estranee o familiari. Tienile lì, a parlare, a ridere, ma in realtà ad annusarsi, a osservarsi. Basta una parola, anche banale, detta così, giusto per… E allora ne arriveranno altre di parole, che diventeranno un fiume in piena di astio e rancori. E alla fine quel fiume, probabilmente, le inghiottirà.

“Solo la pioggia”, l’ultimo romanzo breve dello scrittore ischitano Andrej Longo, mi ha ricordato un’opera che ho preso in considerazione per il lavoro della mia tesi di laurea: “Le Dieu du Carnage” della scrittrice e drammaturga francese Yasmina Reza, da cui il regista Roman Polanski ha tratto il suo “Carnage”. Anche in quel caso, un testo letterario, ma molto teatrale, su ciò che può nascere quando alcune persone, chiuse in uno spazio, si lasciano coinvolgere in una sorta di lotta per la sopravvivenza, che prende le mosse da divergenze di valori e ideologie. Una lotta da cui inevitabilmente tutti escono sconfitti, perché per gli uomini non è come per gli animali. Gli uomini hanno qualcosa che in natura (forse!) nessun altro ha: la coscienza, e quindi, il senso di colpa.

Andrej Longo in quest’opera aderisce al genere del dramma borghese e familiare, che accenna appena al contesto in cui esso è inserito, ma che proprio di quel contesto si nutre. Carmelo, Papele e Ivano sono i tre fratelli Corona. Temuti e rispettati. Si sono riscattati prima con la violenza, poi con il cemento e gli appalti, in una Campania ferita dal bradisismo e dalla corruzione. Si ritrovano da soli attorno a una tavola imbandita, dove si ride, si beve tanto, si mangia con gusto. C’è un anniversario da celebrare.

Le specificità (specificità e non cliché!) di certi contesti del sud ci sono tutte: l’amore per il buon cibo; le polpette, che prima di essere ripassate nel sugo devono essere rigorosamente fritte; la famiglia, che viene prima di ogni cosa; l’onore, che in certi posti è come una seconda pelle, “sennò che deve dire la gente del paese”…

È un quadro rassicurante, che nessuna macchia deve sporcare. E invece, Ivano diventa quella macchia con il suo moto di ribellione.

In tutto questo, c’è una pioggia incessante, martellante, angosciante, che viene giù quasi a minacciare un secondo diluvio universale, ed è forse la vera protagonista della storia. È una pioggia che dapprima prova a sovrastare le miserie umane, poi vuole lavare, pulire, emendare. Da qui, il titolo del romanzo.

Interessante, a un certo punto, anche l’immagine del cavallo che annaspa per strada, dove un fiume d’acqua sta portando via tutto, in un paese che sembra doversi sgretolare da un momento all’altro: via l’asfalto, via i marciapiedi. Un cavallo, che è presagio di ciò che sarà.

Andrej Longo

La storia scritta da Andrej è “avvinghiante”. Non avvincente, perché non ha la suspense dei noir; anzi, possiamo persino sostenere che l’autore abbia voluto farci capire tutto già dopo alcune pagine, disseminando tracce importanti qua e là. È “avvinghiante”, perché ti tiene incollato alla storia, facendoti compartecipare alle ferite umane dei protagonisti, alla loro psicologia complessa. È così, nel corso del racconto, ora si è Carminù, ora si è Papele, ora Ivano (Carmela mai, ché quella è proprio una “scocciatura”).

Su tutto, colpisce la scrittura, che è asciutta, “lapidaria”, in alcuni momenti folgorante. Ci sono flash di parole, di frasi, che racchiudono una notevole intensità. Non è un caso che una certa critica consideri Longo una delle penne più interessanti del panorama letterario contemporaneo, giacché è una penna al tempo stesso fresca e incisiva al punto giusto.

P.S. “A Carmela, che proviene dalla stessa radice”. Vorrei ringraziare Andrej per questa dedica, scritta in occasione della presentazione del suo libro, presso il Caffè letterario a Lugo di Romagna. E vorrei dirgli che proprio quella radice, che talvolta è catena e talaltra è volano, mi ha consentito di gustare ogni sfumatura della sua storia.

 

 

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