di Trifone Gargano
Difficile dare consigli di lettura quando chi legge (ma anche chi scrive) è recluso in casa, per via del pericolo di contagio da coronavirus. Difficile suggerire di leggere questo o quell’altro romanzo, per la semplice ragione che, non potendo uscire di casa, sarebbe (quasi) impossibile procurarselo.
E allora? Che fare? Non leggere? No. In simili circostanze, di forzata (e prolungata) reclusione, giungono in nostro soccorso i Classici. Verrebbe da scrivere, in stile pop, «arrivano i Nostri». Molto probabilmente, nelle nostre casa, i Classici già sono presenti, magari in quelle belle e coloratissime edizioni delle Collane illustrate, che hanno accompagnato la nostra infanzia, o la nostra adolescenza.
In caso contrario, se cioè non possedessimo nessuna edizione cartacea di un qualsivoglia Classico, ebbene, in tal caso, ci verrebbe in soccorso l’immensa ragnatela di Internet. Nell’universo virtuale di Internet, grande quanto il mondo (www sta per world wide web), suggerirei di accedere alla Biblioteca dei Classici di LiberLiber, al link: https://www.liberliber.it/online/
Si tratta di un grande portale culturale, non di una semplice risorsa in forma di repository di testi. No. Autentica Biblioteca virtuale, che mette gratuitamente a disposizione dei lettori il download dei testi, in diversi formati: Pdf – Doc – Rtf – Audiolibri – e-Pub – ODT – Html – Txt …
Più di 3.300 libri (in edizione integrale), 9.000 brani musicali, decine di audiolibri e una videoteca. Per ciascun Autore, liberliber offre:
- un agile profilo biografico
- l’elenco delle opere disponibili per il download
Il data-base è interrogabile anche con una indicizzazione per Opera. Così facendo, il lettore trova, per ciascuna Opera:
- brevissime informazioni
- l’incipit
Il sito liberliber, inoltre, offre tanti Progetti, per molti dei quali chiede la volontaria collaborazione dei lettori.
Il progetto Griffo, con lo scopo di convertire l’intera biblioteca digitale del progetto Manuzio al formato aperto e standard e-Pub, per consentire una lettura migliore degli e-book offerti, assicurandone nel contempo l’accessibilità negli anni:
https://www.liberliber.it/online/aiuta/progetti/griffo/
LiberLiber Lab è il laboratorio dove vengono sviluppati i nuovi servizi, e dove vengono esplorate tecnologie alternative:
https://www.liberliber.it/online/aiuta/progetti/liber-liber-lab/
Il progetto LiberCorrige, che cura la quotidiana revisione degli e-book, e che affina pure le tecniche di revisione automatica:
https://www.liberliber.it/online/aiuta/progetti/libercorrige/
Il progetto LiberMusica, per la distribuzione gratuita e legale di musica:
https://www.liberliber.it/online/aiuta/progetti/libermusica/
Il progetto LiberScuola mette a disposizione materiali legati a tematiche relative ai rapporti tra didattica e multimedialità:
https://www.liberliber.it/online/aiuta/progetti/liberscuola/
Il progetto LibriLiberi vuol far evadere i libri dalle librerie, dai magazzini, dagli scaffali polverosi, e farli circolare nelle stazioni, negli aeroporti, nelle aree di servizio:
https://www.liberliber.it/online/aiuta/progetti/libriliberi/
Il progetto Libro parlato ha per scopo la creazione di libri che possano essere ascoltati in auto, in metropolitana, ecc.:
https://www.liberliber.it/online/aiuta/progetti/libro-parlato/
Il progetto Manuzio ha l’ambizione di concretizzare un grande e nobile ideale: la cultura a disposizione di tutti. Capolavori della letteratura, manuali, tesi di laurea, riviste e altri documenti, in formato elettronico, resi disponibili sempre, in tutto il mondo, a costo zero, e con accorgimenti tecnici tali da garantirne la fruibilità anche a non vedenti:
https://www.liberliber.it/online/aiuta/progetti/manuzio/
Il progetto Open Alexandria si propone la creazione di un software di nuova generazione, gratuito e facile da usare, per gestire e per distribuire contenuti culturali:
https://www.liberliber.it/online/aiuta/progetti/open-alexandria/
Il progetto Partnership serve per stipulare accordi con altre realtà della rete Internet, in modo da finanziare i progetti:
https://www.liberliber.it/online/aiuta/progetti/partnership/
Redazione web è il progetto che cura le pagine del sito Internet di liberliber:
https://www.liberliber.it/online/aiuta/progetti/redazione-web/
Progetto Teatro poggia sull’idea che il progredire della tecnologia renderà la lettura di un e-Book un’esperienza emozionante quanto lo è già quella tradizionale:
https://www.liberliber.it/online/aiuta/progetti/teatro/
Leggere, dunque, da zero anni, a cento. Leggere di tutto. Leggere per il piacere di leggere. Leggere utilizzando qualsiasi vettore (carta e / o digitale). Leggere per il piacere di giocare con il testo. Leggere a voce alta. La lett-erat-ura cambia chi legge; ma cambia anche la sua famiglia; la comunità di appartenenza; la società intera. La lettura emozionale di un testo consente di entrare nel mondo virtuale narrativo; e consente di co-crearlo, in un processo immersivo, mutante, coinvolgente e dinamico. Mi piace ricordare, qui, un articolo di Gianni Rodari (1920-1980) intitolato «9 modi per insegnare ai ragazzi a odiare la lettura», rivolto a genitori e a insegnanti, onde evitare simili comportamenti:
- Presentare il libro come un’alternativa alla TV
- Presentare il libro come un’alternativa al fumetto
- Dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più
- Ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni
- Dare la colpa ai bambini se non amano la lettura
- Trasformare il libro in uno strumento di tortura
- Rifiutarsi di leggere al bambino
- Non offrire una scelta sufficiente
- Ordinare di leggere
Praticare la lettura, in classe, come a casa, è, dunque, fondamentale, per il processo di educazione alla lett-erat-ura, e di maturazione della persona, di crescita intellettuale e civile.
Lo studente deve vedere e deve ascoltare il prof che legge. Deve vedere e deve ascoltare il genitore che legge. Deve vedere e deve ascoltare l’amico che legge. Questa azione, del vedere e dell’ascoltare, rende il senso dell’espressione dantesca «visibile parlare» (Pg., X, 95): si apprende prima e meglio, vedendo.
Francamente, non so dire, di tutti gli inviti mediatici di questi giorni alla lettura, se e fino a che punto essi giungano da autentici lettori, o se non siano, invece, mero ossequio nei confronti di un rito collettivo, che strizza l’occhio a una moda passeggera e «à la page».