di Giacomo Losavio, neurologo e neurofisiologo clinico
L’emicrania è una forma ricorrente di mal di testa. Si stima che in Italia 8 milioni di persone ne soffrano, in maniera episodica oppure ricorrente. Circa il 10-12% della popolazione in generale ha un attacco di emicrania almeno una volta nella vita. L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha inquadrata come la seconda patologia più disabilitante per il genere umano e la terza più frequente.
Le cause dell’emicrania non sono ancora del tutto chiare. È certo che più fattori giochino un ruolo determinante: predisposizione genetica, fattori esterni, patologie sistemiche, fattori ormonali. Studi scientifici hanno evidenziato la relazione tra questa tipologia di mal di testa e alterazioni biochimiche a carico del cervello, che interferiscono con i meccanismi di trasmissione dei segnali nervosi.
I rimedi terapeutici dell’emicrania sono vari: dagli anticorpi monoclonali che si usano nella profilassi, triptani al momento dell’attacco, tossina boltulinica comuni analgesici
Nada Hindiyeh, membro del comitato media della American Headache Society e Lauren Natbony della Icahn School of Medicine del Mt. Sinai di New York hanno pubblicato una review sull’emicrania sulla rivista Current Pain and Headache reports dove vengono esposte strategie alternative ai comuni farmaci tradizionali
Ci sono vari e semplici modi per contrastare gli attacchi di emicrania – sia che se ne soffra cronicamente (almeno 15 attacchi al mese) sia in maniera episodici
Il magnesio svolge un ruolo chiave nella funzione muscolare e nervosa, e può anche aiutare a contrastare le attività cerebrali che causano l’emicrania. Alcune ricerche, suggeriscono che una dieta troppo povera di magnesio può peggiorare l’emicrania e che l’assunzione di questo integratore durante un attacco può aiutare a fermare i sintomi, tant’è vero che il magnesio è l’integratore più studiato per l’emicrania”.
Impacchi con una benda bagnata come facevano i nostri nonni in passato può aiutare. “I nervi coinvolti nell’emicrania si estendono alla testa e al collo – spiega.
Un impacco freddo può calmare le terminazioni nervose”. Sebbene un semplice impacco di ghiaccio premuto sulla testa o sul collo possa essere d’aiuto, le capsule di gel freddo progettate specificamente per l’emicrania sono una scelta migliore. Secondo uno studio pubblicato su Evidenced-Based Complementary and Alternative and Medicine, gli impacchi freddi danno sollievo al dolore alla testa in meno di 30 minuti.
Un altro rimedio utile nel corso di un attacco è l’aria fresca, o uscendo a fare due passi, oppure se si rimane in casa spegnendo le luci e usando l’aria condizionata o un ventilatore. “Stare in una stanza fredda, buia e silenziosa spesso aiuta”.
Fare un riposino: quando un attacco di emicrania è in atto, si può ottenere un sollievo ancora maggiore se si possono chiudere gli occhi cercando di addormentarsi Infatti i disturbi del sonno e l’emicrania sembrano essere correlati, come dimostra una ricerca pubblicata sulla rivista Medicine. I ricercatori notano che gli attacchi di emicrania peggiorano il sonno di una persona; inoltre, la privazione stessa del sonno è stata collegata a un aumento del dolore percepito. “Un sonnellino, anche breve, può essere utile perché il sonno è un antidolorifico naturale.
Aromaterapia – Secondo Natbony, alcuni profumi, in particolare la lavanda e la menta piperita, sono un altro rimedio naturale per i sintomi dell’emicrania. È possibile utilizzare questi oli essenziali in un diffusore per aromaterapia a casa o portare con sé spray o roll-on. Alcuni studi hanno dimostrato che l’aromaterapia con una serie di oli essenziali è utile per ridurre il dolore, compreso quello provocato dagli attacchi di emicrania.
Bere acqua – La disidratazione può scatenare l’emicrania e rendere gli attacchi più frequenti e gravi, come suggerisce una ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Neuroscience. Secondo esperti della Cleveland Clinic, quando si è disidratati il tessuto cerebrale può restringersi e allontanarsi leggermente dal cranio, esercitando una pressione sui nervi e causando dolore. Bere rapidamente un bicchiere d’acqua al primo segnale di un attacco di emicrania può aiutare a tenere sotto controllo i sintomi.
Dispositivi indossabili per l’emicrania – Un’altra opzione per fermare gli attacchi di emicrania senza farmaci è l’uso di dispositivi indossabili che utilizzano una leggera corrente elettrica per stimolare e desensibilizzare i nervi coinvolti nel dolore dell’emicrania, spiega Natbony. Esistono diverse opzioni di questo tipo che hanno ricevuto l’ok della Food and Drug Administration (FDA), tra cui Nerivio, Cefaly, Gammacore, SAVI Dual e Relivion. “Sono un’eccellente opzione non farmaceutica e possono essere utilizzati in combinazione con i farmaci o al loro posto”, afferma Natbony, aggiungendo che molti di questi dispositivi sono abbastanza piccoli da poter essere portati con sé e utilizzati facilmente in qualsiasi momento e luogo.
Insomma l’emicranico è un soggetto da valutare con attenzione anche sotto il punto di vista psicologico. Infatti ridurre stress, stato ansioso e depressione può incidere sulla frequenza e sull’intensità degli attacchi emicranici e sulla cefalea in genere Insomma, questi pochi consigli associati anche ad uno stile di vita più tranquillo potrebbero essere elementi utili per ridurre gli attacchi di emicrania e per migliorare la qualità della vita
Ho sofferto di emicrania per circa 50 anni. Mia madre ne soffriva, un medico tedesco mi ha dato una cura, ha funzionato. Il mio era un problema elettrico legato ad un gene. Da 15 anni non soffro più. L’emicrania ha condizionato la mia vita.