GIORGIONE E CANOVA: ARCHITETTI DI UNA BEFFA. STORIA DI UN AUTORITRATTO

di Elisa Testa

Due grandi uomini dell’arte, due maestri appartenenti a periodi storici lontani, due mondi apparentemente diversi: Giorgione e Canova sono i protagonisti di una delle più divertenti ed intelligenti burle della storia dell’arte, oggi, raccontata in una mostra temporanea in Museo Casa Giorgione, fino il 10 aprile 2023 (link: https://www.museocasagiorgione.it/)

Il Museo Casa Giorgione, di Castelfranco Veneto è dedicato al pittore, rinascimentale veneto Giorgione e al suo interno conserva un meraviglioso affresco da lui dipinto, ma tra i compiti di questa istituzione vi è la ricerca e il desiderio di scoprire novità sull’enigmatico genio dell’arte. Giorgione è un uomo misterioso, la sua vita è avvolta dalla nebbia del tempo, ma grazie alla sua bravura pittorica è da sempre considerato un mito, una divinità con il pennello.

Questa mostra “La beffa. Canova e Giorgione, storia di un autoritratto” nasce da una recente scoperta che unisce il grande castellano con l’acclamato scultore neoclassico Antonio Canova. Essa si lega alla recente celebrazione canoviana. E’ un elogio a Canova, illustre manipolatore della materia ed esploratore provetto della tavolozza.

Nel 2018, a Roma, nella galleria d’arte Antonacci-Lapicirella vi è un quadro, il ritratto di un uomo elegante e fiero.  Dopo studi approfonditi, grazie ad antichi testi ottocenteschi si porta alla luce la simpatica storia che il dipinto nasconde. La tela è il soggetto di una beffa architettata da Canova verso i professionisti dell’arte romana del settecento.

Antonio Canova come Giorgione ama il suo lavoro, cerca di diffondere l’idea che l’arte sia per tutti e divulga il profondo legame tra pittura e scultura. Per far capire questo, lo scultore decide di creare lo scherzo. Una beffa ben organizzata, che avrà inizio nel 1792 e resterà in piedi per un anno intero.

Giorgione
Canova

Prima di dipingere il falso d’arte, Antonio Canova decide di studiare i volti di Giorgione presenti in incisioni, in numerosi libri. Studia l’autoritratto in veste di David del 1509, legge due importanti volumi, oggi presenti in mostra, che parlano del pittore e presentano l’immagine di questo eroe della pittura: Le vite di Giorgio Vasari e Le meraviglie dell’arte di Carlo Ridolfi. Individua le caratteristiche fisiche, le quali ricordano la mascolinità dell’uomo del settecento: capelli lunghi e ricci, occhi grandi, mascella voluminosa, naso lungo e pelle chiara. Successivamente ricopia la tecnica pittorica dell’artista e si cimenta nella riproduzione di uno dei capolavori giorgioneschi che ha come soggetto la Venere.

Durante la visita in mostra si ammirerà la grande tela “Venere con fauno” di Canova, da poco restaurata. Ammirandola si noterà la capacità di Antonio nell’uso del pennello, nello studio dei colori e della luce e dei particolari. Canova dipingeva per passatempo, ma la sua mano e’ precisa come un vero pittore. Dopo aver recuperato tutti i dati Antonio crea il falso d’autore con materiale cinquecentesco e con l’auto del suo amico  il senatore Abbondio Rezzonizo, da inizio alla recita.

In un ricco palazzo romano, alla presenza di 8 commensali, illustri uomini e donne dell’arte, Rezzonico apre una cassa che conserva un autoritratto di Giorgione, un quadro inedito, dipinto dal genio rinascimentale. A cassa aperta tutti gridano al miracolo, tutti pensano che sia realizzato da Giorgione solo un restauratore vede qualcosa di strano. Viene chiamato Canova stesso ad osservare l’opera.  Questa divertente burla, come raccontano le fonti resta in piedi per molto tempo; alla rivelazione della verità tutti acclamano le doti, la bravura di Canova, artista completo.

Grazie a incisioni, libri antichi, dipinti e sculture il visitatore potrà rivivere l’avventura di un ritratto portatore di un grande significato: pittura e scultura sono due arti complementari, in armonia tra loro.

Visitando Museo Casa Giorgione si entrerà in un mondo fatto di vera bellezza, la meraviglia è la qualità capace di appagare l’animo e rendere visibile ciò che non sempre lo è.

La video-intervista è disponibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=nubLUcc-0Qo

 

 

 

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