CAMILLERI, TUTTA LA TENEREZZA NELLA SUA VOCE (audio inedito)

di Carmela Moretti

Il maestro Andrea Camilleri era proprio così: un uomo straordinario, di grande cultura, ma anche di grande umanità.
Lo incontrai al Festival del cinema di Bari nel 2014, quando come hostess me ne presi cura insieme ad altre ragazze. Tra un appuntamento e un altro, capitava anche che si fermasse con noi, per una fotografia, una sigaretta, una chiacchierata. La sua umiltà mi colpì profondamente ed è il più bel ricordo che conservo dentro di me.
«Maestro, per la mia tesi di laurea ho lavorato sul rapporto tra cinema e letteratura. Lei pensa che un film possa essere all’altezza dell’opera letteraria da cui è tratto o inevitabilmente nella trasposizione si perde qualcosa?». Lo incalzai, tutta emozionata, in un momento di pausa.
Era seduto in una poltroncina. Mi strinse la mano con affetto paterno e non esitò nemmeno un attimo a donarmi qualche piccolo assaggio della sua immensa conoscenza.
«Quasi mai un film è all’altezza dell’opera letteraria. Solo in un caso il film è stato addirittura in grado di superare il romanzo per bellezza e intensità ed è “Il Gattopardo” di Luchino Visconti”». Io ero già estasiata.
Poi, la conversazione continuò ancora per qualche minuto. In questo audio inedito, che ho ritrovato nel mio archivio personale con grande commozione, il maestro mi parla di un episodio legato a un altro film, “Il postino suona sempre due volte”, mentre io gli racconto di cosa mi sono occupata nella mia tesi di laurea triennale: “Marcel Carné” e il realismo poetico. Mi ascoltava incuriosito, abbozzando di tanto in tanto un tenero sorriso.
Ecco, per onorare la sua figura, nel primo anniversario della sua scomparsa, condivido questo mio ricordo personale con tutti coloro che lo amano.

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