IN HOC SIGNO VINCES: CROCE E CROCIATI DA COSTANTINO A SALVINI
a cura di Trifone Gargano In queste ultime settimane, sui giornali e nei talk-show è stata agitata la questione del «rosario» esibito da Matteo Salvini, durante comizi e manifestazioni politiche, suscitando un certo dibattito, pro e contro, come sempre accade. L’uso (e l’abuso) dei simboli religiosi, e, segnatamente, di quelli…
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CARLO E FEDERICO, I CUGINI PIÙ AMATI DAI MENEGHINI
di Carmela Moretti C’è una gigantesca statua di 35 metri ad Arona, graziosa cittadina sul lago Maggiore a pochi chilometri da Milano. Rappresenta Sancarlòn, San Carlo Borromeo, e fu fatta erigere lì, nella città natale del santo, da suo cugino Federico, altra celebre personalità religiosa e non solo. Ma chi…
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LO SPOON RIVER DEI PARTIGIANI
di Carmela Moretti Mi è capitato per caso tra le mani un libellus di poche pagine, con la copertina azzurro cielo. Di quelli che in una libreria domestica rischiano di sparire sotto un faldone di libri ben più imponenti. Eppure, a dispetto della sua apparente semplicità, si tratta di una…
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SANGUE EBRAICO NEL LAGO MAGGIORE
di Carmela Moretti Ancora oggi non trova spazio nella stragrande maggioranza dei libri di storia, perché per decenni è stato un episodio nascosto sotto la coltre dell’indifferenza, dell’oblio, difficile da ricostruire e, quindi, necessariamente poco conosciuto. Eppure si tratta della prima strage di ebrei avvenuta in Italia, la seconda per…
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CHI DICE DONNA DICE DANNO
di Francesco Monteleone La parola ‘donna’ etimologicamente deriva da domina, termine latino che significa ‘padrona’; perciò se la donna è stata considerata nel passato ‘domina’ vuol dire che essa ha avuto grandi responsabilità in molte antiche culture del Mediterraneo. Purtroppo il rapporto col potere di uomini e donne è sempre…
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ÁRPÁD WEISZ: DAL CAMPO DI CALCIO AL CAMPO DI CONCENTRAMENTO
di Carmela Moretti Dai campi di calcio più importanti d’Europa al campo di concentramento di Auschwitz. Dalle prime pagine dei giornali, cominciando dalla Gazzetta dello Sport, a un oblio pesante come un macigno, durato all’incirca sessant’anni. La storia di Árpád Weisz è un’altra amara, fredda pietra d’inciampo, come tutte quelle…
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