SANREMO 2020: IL FESTIVAL DELLE POLEMICHE “COSTRUITE”

di Carmela Moretti

Sarà ricordato come il festival delle polemiche, prima, durante, e probabilmente anche nei giorni a seguire.
E viene il dubbio che tutto in questo Sanremo 2020 sia stato costruito a tavolino, per offrire al pubblico italiano proprio quello che va cercando: controversie animate, gossip, rappacificazioni.

L’accusa di “maschilismo” rivolta al padrone di casa Amadeus, a seguito di alcune dichiarazioni a pochi giorni dall’inizio della manifestazione, non ha fatto altro che accendere curiosità, suspense, aspettative. Ne è conseguito, difatti, che quello che avrebbe dovuto essere il Sanremo più boicottato della storia ha registrato uno share pazzesco, come non accadeva dal 1999. Tutti incollati al televisore, per vedere come Amadeus se la sarebbe cavata con le donne “bellissime” che ha voluto al suo fianco.

Nel corso della terza serata è esplosa la querelle Tiziano Ferro-Fiorello. Il primo ha lanciato su Instagram l’hashtag #fiorellostaizitto, l’altro si è stizzito e se la sono “cantata” attraverso i social e i giornali. Poi, all’inizio della serata seguente, è arrivato l’annuncio di Fiorello: “C’è una sorpresa per tutti”, che è bastato a farci immaginare la scena stucchevole che stavano per offrirci: Fiorello e Ferro hanno fatto pace proprio sul palco dell’Ariston – ma va’? Chi l’avrebbe mai immaginato? – con un duetto e un romantico bacio finale, che hanno sancito la concordia ripristinata. Il rapporto tra i due è salvo, gli italiani hanno potuto tirare un sospiro di sollievo…

Ed eccoci alla quarta puntata. Ieri notte, passata l’una, Bugo e Morgan hanno bisticciato come adolescenti. I due erano già in tensione nei giorni precedenti, poi quasi sono arrivati alle mani dietro le quinte. Morgan ha fatto un brutto scherzetto all’altro, questi ha abbandonato il palco, i due sono stati squalificati. L’episodio è, quindi, diventato un caso nazionale, con articoli sui siti giornalistici più importanti e fiumi di commenti di spettatori del festival, che si sono schierati con l’uno o con l’altro.
E noi dovremmo crederci? Il duo era all’ultimo posto in classifica e Morgan è troppo furbo per scatenare un putiferio per niente: in fondo, uscire di scena tra le polemiche e ben diverso che uscire di scena perché esclusi da un voto. Della serie, “nel bene e nel male, purché se ne parli”.

Il dubbio è lecito, quindi. In questo festival, di naturale sembra non esserci proprio niente. Tutto ci appare calcolato, per fornire un piatto delizioso e preconfezionato, che risponda ai gusti della stragrande maggioranza degli italiani.
D’altronde, basti guardare il posto riservato alla musica e alla competizione canora. Tutte le sere, prima delle dieci e mezza, è stato un susseguirsi di sketch, gag, duetti di ospiti. I big si sono esibiti in tarda serata.

Sanremo, dunque, per rinascere ha dovuto trasformarsi in uno spettacolo: la musica da contorno allo show, ai gossip, alle dispute. Proprio questa è stata la sua carta vincente.

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