RACCONTO PER IMMAGINI, AL TEMPO DEL CORONAVIRUS: LETTERATURA, CANZONI, FUMETTO E CINEMA

Proposta di UdA del prof. Trifone Gargano 

 Raccontare e insegnare il post-moderno, oggi, dal di dentro di una emergenza nazionale (e mondiale) per contagio da Coronavirus, è impresa inedita, e non facile da affrontare, anche perché non mi trovo in classe, nella mia classe, non mi trovo cioè nel mio habitat didattico naturale, ma in una sorta di aula virtuale, per sperimentare metodologie in assenza... 

L’acronimo Cli-Fi sta per Climate Fiction, letteratura che prova a raccontare cioè i (devastanti) mutamenti climatici.

Come al solito, il mio punto di vista non è mai unicamente letterario, ma «pop», cioè multi-codale; nelle mie proposte didattiche, al letterario associo sempre altri codici espressivi, come il fumetto, la canzone, il cinema.

Partiamo da una brevissima definizione di genere:

Ad ogni modo, il Cli-Fi, come genere letterario, ha già una sua precisa identità:

Con rinvii ai Classici, recenti e remoti:

E con due “padri” fondatori:

Ecco dunque qui sotto la “costellazione” italiana di questa mia proposta di UdA, che si muove tra “classici” come Calvino e Volponi, o Pasolini, e “post-moderni”, come Argentina, Ammaniti, Arpaia:


La proposta didattica parte da Calvino, e dal suo Marcovaldo, che risale al 1952 (anche se fu pubblicato in volumetto solo nel 1963):


per proseguire, sempre con Calvino, con il lungo racconto La nuvola di smog (del 1958):

L’intervento (giornalistico) di Pier Paolo Pasolini, noto come l’articolo sulla scomparsa delle lucciole, rifletteva sulla morte di un’intera civiltà, quella contadina, sotto i colpi dell’avanzante (e inarrestabile) civiltà industriale:

Lo scrittore Paolo Volponi si fece interprete critico di questa civiltà dell’industria. Verso la fine della sua vita, scrisse Il pianeta irritabile, una favola post-atomica, con scenari apocalittici:

Carlo Cassola, tra i romanzieri italiani di maggior successo, tra gli anni Sessanta e Ottanta del secolo scorso, intorno al 1975, avviò una personale battaglia culturale in nome del pacifismo e dell’ecologismo, scrivendo saggi e romanzi orientati:

Lo stesso Gianni Rodari (del quale, in questo 2020, ricorre il centenario della nascita), rivolgendosi ai bambini (ma pensando pure agli adulti, che leggono le filastrocche ai bambini), nelle sue storielle apparentemente leggere, inseriva tematiche di attenzione per l’ambiente, per la qualità della vita e per il pacifismo. La filastrocca che segue, infatti, è una riflessione in rima sulla necessità di tutelare e di difendere il nostro pianeta, mantenendo lo sguardo innocente del bambino:

 

Avvicinandoci al nostro presente, Abate e Carlotto raccontano, in questo loro docu-fiction, il dramma del traffico internazionale di rifiuti tossici:

Lo scrittore tarantino Cosimo Argentina, già dieci anni fa, denunciava, nei suoi romanzi, il disastro ambientale provocato a Taranto dalla presenza della più grande acciaieria europea, tutta concentrata (ieri come oggi), non sulla tutela sacrosanta del lavoro e dei lavoratori, ma sulla ricerca del profitto, a dispetto delle persone e dell’ambiente:

Per Taranto, bisognerebbe pure ricordare il lavoro giornalistico e letterario di denuncia svolto in quegli stessi anni da un altro grande intellettuale e scrittore meridionale, e cioè Alessandro Leogrande (1977-2017), prematuramente scomparso, a soli quarant’anni, che ha firmato opere come Un mare nascosto; Uomini e caporali; Il naufragio.

Altro testimone del nostro tempo e del nostro Sud è Desiati, che con Ternitti ha raccontato il dramma sociale e individuale della malattia contratta da quanti hanno lavorato nella produzione di eternit:

Con un tono di sorprendente profezia, Ammaniti, nel 2015, scriveva il romanzo Anna, raccontando di un virus devastante, che, nel 2020, avrebbe seminato paura e morte in Italia, colpendo innanzitutto la popolazione più anziana, e risparmiando solo inizialmente i bambini:

Scenario ugualmente apocalittico è quello tracciato da Arpaia, in questo suo romanzo:

Grido di dolore, per il pianeta, accompagnato da parole di speranza, è l’enciclica Laudato si’, di papa Francesco, che tuona contro i modelli economici di crescita, finalizzati al solo profitto economico:

Questa mia proposta di UdA, com’ho già annunciato, si completa aprendosi, rispettivamente, alla canzone (italiana):

al fumetto:

e al cinema:

Grazie:

 

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