CANTA NAPOLI CONTRO IL CORONAVIRUS. E L’ITALIA RISPONDE

di Carmela Moretti

Ha fatto il giro della rete un video che vede gli inquilini di alcune palazzine, a Napoli, darsi appuntamento fuori dai propri appartamenti, sui balconi. È già buio, si vedono i bagliori delle luci interne, si intravede qualche sagoma, è tutto sfumato, incerto. Solo la loro voce ci arriva chiara e forte: stanno intonando tutti insieme “Abbracciame” di Andrea Sannino, un giovane cantante napoletano, che sin dall’inizio è piaciuto per la sua voce estesa, delicata, elegante, tanto che non si è avuta nessuna remora nell’avvicinarlo alla scuola di Eduardo De Crescenzo e Pino Daniele.

Solo un popolo passionale, creativo, esagerato in tutte le sue manifestazioni, contradditorio come contradditoria è la vita, poteva lasciarsi andare a una esternazione così sentita ed emozionante.

“Abbracciame cchiù forte (…) Abbraccieme stanotte”, hanno cantato tutti, commuovendo il popolo del web. E di fatti, in un momento in cui proprio gli abbracci sono interdetti, questa canzone risuona come un inno a riscoprire il contatto umano e l’amore, non appena ritornare all’amore sarà possibile.

Ai napoletani, vogliono fare eco tanti altri italiani: è diventato virale sui social l’invito a ritrovarsi ognuno sul proprio balcone, venerdì 13 marzo alle ore 18.00 e sabato 14 marzo alle ore 12.00, per intonare l’inno d’Italia e farci un grosso applauso.

Servirà a sentirci meno soli.

In fondo, se questo isolamento forzato non servirà a migliorarci come esseri umani, di sicuro ce lo ricorderemo come uno dei periodi più duri della nostra vita e per la nostra nazione, in cui solo stringerci in un abbraccio cantato e virtuale ci ha consolato un po’.

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